Lettera del Sig. Gasparetti

La sindrome di Chernobyl e del Vajont.

Nell'articolo sulla Marcia di Trino ho contato, dal Gruppo Senza Sede al Comitato No Bio Etanolo di Rivalta Scrivia, quarantun comitati e associazioni varie. Se vogliamo ipotizzare che per ognuno di questi fossero mobilitate anche solo due persone arriviamo ad un totale di un'ottantina lasciando al pubblico, "indifferenziato" per usare una parola attualmente in voga, ben 120 entusiasti marciatori (ma probabilmente erano molti di meno) contro l'ipotesi della riapertura della centrale E. Fermi.

Di fronte all'evidente fiasco, il promotore non ha trovato di meglio che accennare ad oscure minacce provenienti da SOGIN ed ENEL. Vedo già i trinesi, i moranesi, i tricerresi, i palazzolesi ed i pontesturani chiusi in casa con i sacchi di sabbia alle finestre mentre gli sgherri della F.O.D.R.A. (Forze oscure della reazione in agguato) pattugliano le strade impugnando Kalashnikov ed M16.

Non c'è che da ammirare la fede del promotore che nellos cegliere fra l'evidente fatto che la popolazione se ne impipa dei pericoli del nucleare (quali?) e magari pensa ai tanti posti di lavoro derivanti dalla riapertura della centrale, e la sua ideologia scarta il fatto e riafferma l'Ideale.

A margine, resto ancora in attesa che la presidente dei Senza Sede chiarisca una volta per tutte quali sono i "molteplici rischi del nucleare". E'una mia fissa, ma su queste pagine l'ho già chiesto tre o quattro volte senza mai ricevere una risposta. Nel contempo gradirei anche sapere da Legambiente qual è il caro prezzo pagato dal Piemonte per la presenza del nucleare.

Ultima considerazione. L'unica energia rinnovabile che renda più di quanto costi è quella idroelettrica ma in questo caso alla Sindrome di Chernobyl subentra la Sindrome del Vajont.

Fausto Gasparetti

Conzano

 

Pubblicata su "Il Monferrato" del 1/08/08

 

 

La nostra risposta

In riferimento alla lettera del Sig. Gasparetti, pubblicata sul Monferrato del 1 Agosto 2008, vorremmo chiarire alcune cose.

Non consideriamo la marcia del 19 Luglio un fiasco,ma il primo passo per dibattere un tema importante per il territorio ; le persone presenti erano di varia estrazione e non erano così pochi gli “entusiasti marciatori indifferenziati”. Che la maggior parte dei residenti non si interessi alla questione è ancora presto per dirlo, al momento le informazioni che circolano sono molto poche e le Autorità sembrano voler imporre le loro decisioni dall’alto, magari col segreto di Stato( Decreto legge dell’8 Aprile 2008 del Consiglio dei Ministri).

Perché siamo preoccupati per un ritorno del nucleare? I cambiamenti climatici stanno diminuendo la disponibilità di acqua e molta è necessaria per il raffreddamento delle centrali nucleari. In Francia in estate le centrali funzionano  a basso regime o sono addirittura ferme, e l’energia viene importata a prezzo pieno. Negli Stati Uniti dal 1978 non sono più state costruite centrali nucleari per i costi ( i dati ufficiali USA sono : gas 4,97 Cent $ al KW, eolico 5,50 cent, carbone 5,31 cent, nucleare 6,13 cent ,senza considerare gli enormi costi per lo  smantellamento e per la gestione delle scorie a carico delle future generazioni: il sito di stoccaggio degli USA è bloccato perché emette gas radioattivi , così come quello di Soulaisnes in Francia; mentre in quello della Manche, saturo dal 1994 i fusti sono così degradati che non si possono più spostare, malgrado inquinino i corsi d’acqua ).  La piscina Eurex di Saluggia ha rilasciato sostanze radioattive nelle falde a poca distanza dall’acquedotto del Monferrato.  A Trino, nel 1967, c’è stato un incidente (non pubblicizzato !!!), la centrale è stata bloccata 3 anni e nel frattempo il trizio fuoriuscito è stato scaricato nel Po . Nel solo mese di luglio ben 4 incidenti si sono verificati in impianti nucleari in Francia, con contaminazione di persone e dei territori circostanti. L’Ufficio Federale Tedesco di Protezione dalle Radiazioni ha rilevato che, in un raggio di 5 Km attorno ad una Centrale Nucleare, le leucemie infantili, da 0 a 5 anni, raddoppiano. Il nucleare inoltre, rappresenta solo il 6,3% della produzione mondiale di energia primaria, con una disponibilità di uranio 235 per massimo 70 anni (dati forniti dall AIEA). La Centrale Nucleare Enrico Fermi non ha portato ricchezza al territorio, come del resto la Centrale Leri Cavour a ciclo combinato  e comunque che senso avrebbe portare posti di lavoro senza valutare bene ed in modo trasparente i rischi per la salute? Anche l’Eternit ha portato occupazione, ma il prezzo pagato in vite umane è sotto gli occhi di tutti ( i morti  causati dall’irresponsabilità di chi detiene il potere sono una cosa seria, Sig. Gasparetti , sia si tratti di Eternit, Chernobil o Vajont ; lo vada a dire ai familiari di chi ha pagato con la propria vita che è solo una “ sindrome “ ) .

Come vede non siamo contrari al nucleare per partito preso : ci basiamo su fatti, dati e studi, le fonti sono disponibili sul nostro sito Internet www.grupposenzasede.it. E’possibile scriverci a: Gruppo Senza Sede – Casella Postale 15 13039 Trino (VC); vogliamo discutere con la gente e far conoscere questi dati , i Cittadini non devono subire una scelta imposta dall’alto, ma essere coinvolti .

Rinnoviamo la nostra disponibilità a proseguire il dibattito e ringraziamo per lo spazio e l’attenzione riservatoci dal “Il Monferrato”

Per il Gruppo Senza Sede

Il Presidente

Cinzia Vanni

 

Spedita a "Il Monferrato" in data 5/08/08