Presentazione del volume

"Trino Risorgimentale"

di Franco Crosio e Bruno Ferrarotti

Trino, 19 dicembre 2009

Bibilioteca Civica Favorino Brunod

Volume edito dall'Associazione culturale "Gruppo Senza Sede"

Con il contributo di:

- Regione Piemonte

- Comune di Trino (il Volume è stato inserito inoltre nella collana "Studi Trinesi")

- Centro Servizi per il volontariato di Vercelli

- Altri provati ed Enti che hanno sostenuto l'iniziativa con contributi economici

Stampa e progetto grafico a cura della Tipografia AGS di Trino

Un folto pubblico ha partecipato alla presentazione del volume "Trino Risorgimentale", di Franco Crosio e Bruno Ferrarotti, edito dal Gruppo Senza Sede. Dopo la presentazione del Presidente dell'Associazione Santina Ferrarotti, che ha anche ringraziato tutti gli Enti che hanno contribuito alla pubblicazione del volume, la parola è stata passata al Vice Sindaco Giuseppe Ferraro, che ha presentato l'opera citando alcuni punti del libro di particolare interesse, e sottolineando alcune curiosità della nostra storia locale. Sia il Vice Sindaco che gli Autori hanno sottolineato il fatto che il libro si presta a diverse chiavi di lettura: è un'opera complessa e ricca di citazioni bibliografiche, di non facile lettura ma che riporta vari aneddoti tipici della storia locale e che possono suscitare la curiosità del lettore. Ad esempio si può trovare la storia dell'appellativo (in realtà sbagliato) Trino Vercellese, la storia di Gian Battista Testa, a cui è dedicata una via della Frazione Robella, che partecipò ai moti del 1821, fu condannato in contumacia, andò a vivere in Inghilterra e, in occasione dell'epidemia di colera del 1854, ormai ricco ed affermato, fece una grande donazione al locale Comitato di Soccorso creato per far fronte alla situazione. Si trovano anche fatti che sembrano ripetersi nel corso della storia, come

la febbre del gioco che contagia i cittadini trinesi in periodo di crisi economica, il problema della gestione delle acque con il conseguente scontro tra alcuni proprietari terrieri, che deviavano il corso delle acque nel Po, ed i contadini, che invece volevano che le acque confluissero nel Poetto per poter fare macerare la canapa. Si può inoltre ritrovare l'attività di Cavour nel nostro territorio, si scoprono i dati di come si svolgevano le elezioni, su chi aveva il diritto di voto ed alcuni aneddoti sul lavoro di Cavour in veste di Consigliere Comunale del Comune di Trino. Non mancano inoltre le questioni inerenti la coltivazione del riso, che in quegli anni iniziava ad estendersi sempre più vicino al centro abitato con i conseguenti danni ambientali, le varie polemiche ed i tentativi di sviluppare la coltivazione in asciutta, per poter avere un'aria più salubre. Ci sono inoltre molti altri episodi che la Storia nazionale ovviamente non ricorda, ma che permettono al lettore di farsi un'idea di come la grande Storia fosse vissuta nella sua dimensione locale. A Trino nel periodo risorgimentale non c'è stata una grande adesione da parte della popolazione; la maggior parte degli abitanti doveva lottare quotidianamente contro la povertà e le difficoltà economiche e difficilmente comprendeva le motivazioni risorgimentali, ma in questi periodo sono nate le prime istituzioni destinate a durare

nel tempo, come l'Asilo Infantile e la Società Operaia di Mutuo Soccorso, il Convento dei Domenicani è stato oggetto di scontro tra opposte fazioni, ed in germe si trovavano le contrapposizioni che poi sarebbero sfociate nelle lotte tra clericali ed anti clericali. La situazione di crisi (nel 1854, su una popolazione di circa 9.000 abitanti, si contavano circa 2.000 indigenti e 700 persone ridotte alla disperazione), sarà alla base della nascita anche nella nostra zona dei movimenti di lotta per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Vi invitiamo quindi a leggere questo libro per assaporare, tra cognomi conosciuti e tra alcune "celebrità" (come ad esempio il Conte di Cavour), tra piccoli fatti e piccole storie, uno spaccato di vita trinese dell' '800, per comprendere come tante piccole realtà abbiano poi dato origine allo Stato italiano e come tante situazioni apparentemente lontane abbiano contribuito a creare la nostra realtà contemporanea. Il volume, che ha un'impostazione grafica diversa rispetto a tante altre opere di storia locale già pubblicate, riporta in copertina una lettera scritta da Cavour (nel libro viene riportato il testo), e si conclude con la riproduzione di un interessante album di figurine uscito nel 1961 per celebrare il centenario dell'Unità d'Italia.