Altro materiale sulla questione malati cronici non autosufficienti.
Malati non autosufficienti: lettera inviata all'Amministrazione comunale. Alla C.A. del Sindaco di Trino Dr. Marco Felisati del Presidente del Consiglio comunale Nicoletta Mussino dell’Assessore ai servizi sociali Ester Porta Oggetto: Priorità degli interventi e della destinazione delle risorse disponibili, a favore di coloro che non sono autosufficienti. La sottoscritta Associazione di Volontariato, aderendo ai Comitati piemontesi promotori delle Petizioni popolari, si rivolge alle S.V. per chiedere che nell’attuazione del programma di governo della Città, siano considerate prioritarie le esigenze delle persone non autosufficienti, non in grado di difendersi autonomamente a causa delle loro condizioni: anziani malati cronici, dementi e/o malati di Alzheimer, persone con handicap con limitata o nulla autonomia, malati psichiatrici con gravi psicosi,compresi i soggetti con autismo e forme analoghe, le persone sole, inabili al lavoro e prive di mezzi necessari per vivere, i minori con nuclei familiari in difficoltà. Ricordiamo che : in base all’articolo 54 della legge 289/2002 l’ ASL ed il Comune, nella sua funzione di ente gestore dei servizi socio-assistenziali, sono obbligati a provvedere alle esigenze fondamentali di vita delle persone malate croniche non autosufficienti o con gravi handicap e /o patologie invalidanti, ricovero compreso; - la legge regionale 1/2004, all’articolo 22, ha sancito la priorità degli interventi a favore dei “ soggetti in condizione di povertà o con limitato reddito o con incapacità totale o parziale di provvedere alle proprie esigenze per inabilità di ordine fisico e psichico, con difficoltà di inserimento nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro”. La seconda Petizione popolare che ha ottenuto l’adesione di oltre cento organizzazioni e la firma di più di 10mila cittadini piemontesi, di cui circa la metà torinesi, è stata avviata visti i positivi risultati ottenuti con la precedente Petizione, di cui ricordiamo i risultati più importanti: stanziamenti di risorse per la creazione di nuovi posti convenzionati nelle residenze socio-sanitarie, per la realizzazione di comunità alloggio e centri diurni per soggetti con handicap, per promuovere gli affidamenti familiari e sostenere le adozioni di minori ultradodicenni o in situazione di handicap. Si è ottenuto inoltre l’esonero dei parenti dal contribuire al pagamento della retta di ricovero degli assistiti ultra-ssessantacinquenni non autosufficienti e dei soggetti colpiti da handicap in situazione di gravità (Dgr 37/2007 e 64/2008), il miglioramento degli standard delle Residenze sanitarie assistenziali (Dgr 17/2005), la programmazione di nuovi posti (circa 650) nei centri diurni e nei nuclei residenziali per le persone colpite dal morbo di Alzheimer e da altre forme di demenza senile (Dgr 38/2009), l’erogazione di contributi regionali ai congiunti che assicurano le cure domiciliari all’utenza non autosufficiente (Dgr 39/2009, 56/2010 e Legge regionale n. 10/2010). I provvedimenti assunti dalla Giunta Cota, dal suo insediamento a tutt’oggi, stanno incidendo negativamente sulla continuità dei servizi esistenti e sui livelli delle prestazioni raggiunti, come più volte denunciato anche dalla Città di Torino dove sono più di 6mila le persone non autosufficienti in attesa, anche da anni, di interventi di cure domiciliari ed oltre 2mila quelle in lista d’attesa per un posto in Rsa, cittadini che si stanno impoverendo dovendo sborsare dai 2500 ai 3500 euro al mese. Per evitare che anche nei piccoli Comuni piemontesi la situazione degeneri, considerando che la popolazione è sempre più “vecchia”, (dagli ultimi dati pubblicati, risulta che a Trino la percentuale degli ultra sessantenni è passata in sei mesi dal 32,89 per cento al 33,09 per cento), Vi chiediamo di renderVi responsabili di iniziative urgenti nei confronti della Regione, anche d’intesa con i Comuni limitrofi delle Province di Vercelli e di Alessandria, affinché la Giunta Cota : - garantisca le risorse ai Comuni per l’integrazione delle rette agli anziani non autosufficienti ultra 65enni ed alle persone con handicap in situazione di gravità. Nella sentenza n. 1607/2011 del 15 febbraio 2011, depositata in Cancelleria il 16 marzo 2011, la Sezione quinta del Consiglio di Stato ha stabilito che l’evidenziazione della situazione economica del solo assistito (soggetto con handicap permanente grave o ultra 65enne non autosufficiente) contenuta nei decreti legislativi 109/1998 e 130/2000 costituisce uno dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire in modo uniforme nell’intero territorio nazionale a cui, sia il legislatore regionale, sia i regolamenti comunali devono attenersi; - dia attuazione alle richieste ed alle proposte contenute nei 14 punti della seconda Petizione popolare qui di seguito riassunti: 1. Destinazione prioritaria dei finanziamenti alle attività che incidono direttamente sulla sopravvivenza delle persone non autosufficienti. 2. Riconoscimento del diritto alle cure socio-sanitarie domiciliari delle persone non autosufficienti. 3. Riconoscimento del diritto alle prestazioni socio-assistenziali domiciliari. 4. Sperimentazione della garanzia del minimo vitale. 5. Estensione delle esenzioni in materia di contributi economici alle persone con meno di 65 anni (es. i malati di Alzheimer). 6. Centri diurni per i soggetti con handicap intellettivo grave. 7. Comunità alloggio,gruppi appartamento e convivenze guidate per le persone con handicap intellettivo e limitata o nulla autonomia. 8. Iniziative per l’eliminazione della lista d’attesa per un posto letto convenzionato nelle Residenze sanitarie assistenziali. 9. Centri diurni per malati di Alzheimer e sindromi correlate. 10. Iniziative per gli adulti con disturbi psichiatrici cronici e grave limitazione dell’autonomia, nonché per le persone affette da autismo. 11. Abolizione delle strutture ghetto. 12. Servizi per i minori con gravi difficoltà familiari. 13. Recepimento da parte dei Comuni singoli e associati delle norme contenute nella Legge della Regione Piemonte n.1/2004, che garantiscono ai cittadini diritti esigibili. 14. Approvazione di norme per il diritto delle persone sole e dei nuclei familiari in difficoltà a farsi rappresentare. (Il testo integrale della seconda Petizione popolare è disponibile sul sito www.fondazionepromozionesociale.it oppure si può richiedere telefonando al n. 011 8124469). Chiediamo alle S.V. il sostegno alle richieste avanzate con la seconda Petizione popolare, concedendoci anche di attuare la raccolta firme sul suolo comunale, nelle date e nei luoghi che richiederemo. Ringraziamo per l’attenzione e porgiamo cordiali saluti. Trino, agosto 2011 Il Presidente
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Comunicato stampa relativo alla raccolta firme per la seconda petizione popolare relativa all'assistenza dei malati cronici non autosufficienti. Gentile Direttore, il Gruppo senza Sede, nell’ambito delle iniziative promosse dalla Fondazione promozione sociale, proseguirà la raccolta di firme per la seconda petizione popolare, da inoltrare alla giunta regionale del Piemonte, affinché vengano garantiti fondi per le cure domiciliari, l’integrazione delle quote sanitarie per gli anziani non autosufficienti, l’erogazione di assegni terapeutici, la realizzazione di centri diurni per malati di Alzheimer ed il riconoscimento di un minimo vitale per persone in gravi condizioni di disagio socio-economico. Sabato 1° ottobre, nel pomeriggio, saremo a Crescentino, in uno degli stand per promuovere la cultura e la solidarietà a cura del Centro servizi per il volontariato della Provincia di Vercelli, nell’ambito della manifestazione “Cioccolatissima” . In questa occasione, di fronte alle pressanti e vitali esigenze della persona (oltre un milione) non autosufficienti ( anziani malati cronici, dementi senili, soggetti con handicap intellettivo grave o gravissimo ecc. ecc.) e alla perdurante violazione dei diritti ad essi riconosciuti dalle leggi vigenti, avvieremo anche un’altra petizione popolare nazionale sui “LEA” (livelli essenziali di assistenza sanitaria e socio sanitaria) indirizzata a Sindaci, Assessori ai servizi sociali, Consiglieri comunali, Presidenti e Direttori dei Consorzi socio assistenziali, ai Direttori delle Asl, alle Organizzazioni sindacali preposte alla tutela delle persone non autosufficienti, con le finalità di informare la cittadinanza in merito alle esigenze fondamentali di vita delle persone non autosufficienti; sollecitare le regioni affinché definiscano le modalità di accesso agli interventi domiciliari; diffondere iniziative per permettere alle persone affette di gravi handicap intellettivo di frequentare centri diurni o di essere accolti presso strutture residenziali; segnalare le concrete possibilità di opporsi con successo alle dimissioni di anziani cronici non autosufficienti, di dementi senili e di malati psichiatrici gravi, da ospedali e da case di cura private convenzionate; fornire alle organizzazioni ed alle persone interessate, le informazioni necessarie per contrastare le conseguenze negative sugli utenti, che potrebbero essere provocate dal disegno di legge-delega n. 4566 per la riforma dell’assistenza presentato dal Governo alla camera dei Deputati, il 29 luglio 2011. In base ai “ LEA”, le persone sopra indicate hanno il diritto pienamente ed immediatamente esigibile alle prestazioni socio-sanitarie semiresidenziali (centri diurni per dementi senili o per i soggetti con handicap intellettivo o per i malati psichiatrici molto gravi) e residenziali (Rsa, Residenze sanitarie assistenziali o strutture analoghe o comunità alloggio, per le persone con handicap). Detti diritti devono essere attuati dalle ASL e dai Comuni singoli o associati, che non possono negare o ritardare le prestazioni nemmeno con il pretesto della mancanza di finanziamenti o di personale. Per questo è indispensabile che Regioni, Province e Comuni emettano determine per impegni di spesa a tutela delle persone più deboli. Il testo della nuova petizione popolare nazionale è scaricabile dal sito www.fondazionepromozionesociale.it tel. 0118124469, e-mail info@fondazionepromozionesociale.it Trino, 26/09/2011 Associazione culturale Gruppo senza Sede
Lunedì 29 agosto, ha avuto ottima riuscita la raccolta firme in appoggio alla Seconda Petizione popolare per chiedere maggiori risorse ed il rispetto dei “diritti esigibili” a favore dei cittadini più deboli. Duecentosettanta (270) cittadini, trinesi e non, hanno firmato, dalle 9,30 alle 12,00, la Petizione promossa dalla Fondazione Promozione Sociale di Torino, a cui il Gruppo senza Sede aderisce, insieme ad oltre cento Associazioni piemontesi. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto, malgrado la posizione non molto favorevole assegnataci dal Comune, in Piazza Audisio, (avremmo preferito, visto l’argomento, che venisse accettata la nostra richiesta per una postazione all’incrocio del centro, a fianco del municipio, zona di maggior passaggio). Abbiamo comunque preso atto del continuo via vai di cittadini che ci hanno cercati, perché già informati o incuriositi, in merito ai 14 punti della seconda Petizione e siamo rimasti positivamente colpiti da due aspetti: la partecipazione di tanti giovani, che con la loro presenza hanno dimostrato, al pari dei loro genitori e nonni, sensibilità e disponibilità a lottare per la difesa dei diritti non più garantiti ai più deboli, e, caso rilevante, la presenza di cittadini appartenenti allo schieramento politico di centrodestra, maggioranza al governo, ma che su queste questioni così delicate e di vitale importanza, come la richiesta di più Diritti e più Servizi per chi si trova nello stato di bisogno, hanno firmato la Petizione, convinti come noi, che sia importante tenere viva l’attenzione di tutti, su temi così cruciali che vanno ad intaccare le regole elementari dei diritti universali. Ovviamente la Petizione popolare non affronta tutte le esigenze delle persone non autosufficienti, al momento si intende richiamare l’attenzione sulle priorità, che dovrebbero essere riconosciute quali “diritti esigibili”. Ringraziamo tutti coloro che con le loro firme hanno dato un sostegno notevole per sensibilizzare gli amministratori locali, provinciali e regionali sui problemi dei non autosufficienti e delle loro famiglie e sulla necessità improrogabile che le risorse economiche siano prioritariamente destinate a sanare i bisogni imprescindibili di queste persone. Associazione culturale Gruppo senza Sede
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