MERCOLEDI’ 9 DICEMBRE 2009 ore 21,00

–TRINO- Biblioteca Civica “Favorino Brunod”

 

si parla di : NUCLEARE, il silenzio delle istituzioni,

il pericolo imminente per Trino

 

La serata è stata decisa dal GRUPPO SENZA SEDE e dai Consiglieri Comunali di minoranza della lista TRINO è TUA, (Partito Democratico), con l’impegno

dell’ organizzazione pratica da parte del Gruppo S.S., con  produzione di materiale pubblicitario e divulgazione.

Al tavolo dei relatori : i Consiglieri Regionali di maggioranza : Alessandro Bizjak- Pier Giorgio Comella – Alberto Deambrogio, Alessandro Portinaio (per il P D) e Fausto Cognasso (per i Senza Sede).

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Giusto spazio ad inizio serata viene riservato alla Signora Canepa, in rappresentanza del lavoratori di Phonemedia, la quale legge un comunicato sulle condizioni davvero preoccupanti in cui sono venuti a trovarsi i dipendenti del call center, ormai in sciopero ad oltranza. I Consiglieri Regionali, ribadiscono l’impegno a sostenerli in sede istituzionale.

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Il primo ad aprire il dibattito è COGNASSO, esprimendo preoccupazione sul silenzio calato sulla questione nucleare, dopo il tam tam mediatico del Governo, che aveva dato grande risalto alla irrinunciabile necessità di un ritorno al nucleare per l’Italia e la firma di un accordo con la Francia, per la costruzione sul nostro territorio di nuovi impianti di terza generazione. E’ comprensibile che oggi, in dirittura d’arrivo delle elezioni regionali, sia politicamente  controproducente per il Governo una decisione definitiva ed impositiva, ma nei giorni scorsi diversi quotidiani, tra cui “La Repubblica” ed “Il Manifesto”, avevano pubblicato la mappa dettagliata degli otto papabili siti :

TRINO (Vercelli) – CAORSO (Piacenza) – MONFALCONE (Gorizia)  – MONTALTO DI CASTRO (Viterbo) – BORGO SABOTINO (Latina)– GARIGLIANO (Caserta) – PALMA (Agrigento)- ORISTANO.

Per fortuna 11 Regioni, con il Piemonte capofila, hanno dichiarato che intenderanno opporsi a questo nuovo nucleare, che in realtà è già obsoleto e non risolve il problema delle scorie, ma ne produrrà altre per i secoli a venire.

Intanto il nostro illustre concittadino Onorevole Roberto Rosso (PDL), promuove, tanto per non sbilanciarsi, sia serate informative sulla bontà del nucleare (Circolo delle libertà PDL di Robbio), sia dibattiti con i giovani, in altre sedi, a favore della salvaguardia ambientale e dello sviluppo delle energie alternative.

 

PORTINARO ringrazia Mariapia Massa (Consigliere Provinciale) per la presenza in sala, a far fronte comune con coloro che vogliono opporsi a questa politica nuclearista, dal momento che per il Presidente della Provincia di Vercelli, Renzo Masoero (PDL), il nucleare è una gran bella cosa, magari non qui, …….poi vediamo. Intanto su tutte le possibili liste di probabili siti, c’è sempre Trino, e nessuno qui sa cosa potrà pioverci in testa, compreso il Sindaco (PDL), che pareva intenzionato a promuovere un referendum tra la popolazione, favorevole o contraria alla costruzione di una nuova centrale, ma che finora non si è mosso o ha ritenuto di rimuovere il problema.

Nella seduta del consiglio provinciale del 30.11.2009, la proposta della minoranza di destinare i fondi  Scanzano delle compensazioni alle politiche sociali, è stata bocciata dalla maggioranza di centro destra. La scelta del nucleare è folle, sia per l’impossibilità di preventivarne le spese, sia per i rischi ambientali e per la salute. Le centrali francesi che spesso vengono citate dai nuclearisti, come esempi di funzionamento senza incidenti, quasi ogni settimana presentano problemi (ai quali si cerca di dare il meno risalto mediatico possibile) e sono ormai totalmente in antitesi con una scelta di sviluppo ecosostenibile. Intorno alle centrali nucleari non potranno esserci insediamenti produttivi né sviluppo, la vita si andrà spegnendo.

 

BIZJAK sottolinea la validità dell’iniziativa di collaborazione tra Gruppo Senza Sede e Partito Democratico, poi vuole rassicurare la rappresentante di Phonemedia, sull’attenzione della Regione, che ha stanziato 200.000,00 Euro, per coprire le spese più urgenti, ma la Società non può riscuoterli perché non è in grado di presentare la Dichiarazione Unica di Regolarità Contributiva (DURC), non avendo versato interamente i contributi agli Enti preposti. Si cercherà in ogni modo di porre rimedio a questo problema  ed inoltre di far si che i dipendenti possano avere accesso agli ammortizzatori sociali.

Pone quindi l’accento sui costi del nucleare che tutti dovremo sostenere, con il prelievo fiscale e con le bollette, non ottenendo alcuna riduzione pur ospitando centrali e scorie. Inoltre i tipi di reattori che verranno installati nelle nuove centrali sono già obsoleti, ma il centro destra non si sofferma su questi problemi.

Il tesoretto delle compensazioni dovrebbe essere usato per il sostegno dei redditi dei lavoratori e delle imprese, per opere di riqualificazione ambientale, di controllo e bonifica delle aree di Saluggia e Trino che ospitano le scorie radioattive. (Per Saluggia ed il deposito D2, la variante di piano regolatore deve essere decisa con procedura urbanistica ordinaria).

Il Governo di centro destra, ha chiaramente parlato di possibile militarizzazione delle aree destinate agli impianti  nucleari, la Regione Piemonte porrà come punto qualificante della campagna elettorale, la ricerca e lo sviluppo di energie alternative.

 

COMELLA ribadisce come le pubblicazioni apparse su “ La Stampa”, “ La Repubblica”,

“Corriere della sera” sulla localizzazione dei siti, smentite da Enel, fanno si che non si debba dormire sugli allori. Purtroppo non abbiamo più la cultura del rischio che nel 1987  portò gli italiani a dire no al nucleare e ricreare questa cultura richiede tempo, per portare le popolazioni alla convinzione che il nucleare non è la strada giusta, per risolvere i problemi energetici. Il pericolo è che lo Stato possa chiudere lo spazio di dialogo con gli enti locali ed imporre le decisioni, anche se le Regioni e le popolazioni non sono d’accordo. L’Italia non ha autonomia energetica, dipendiamo dall’estero per petrolio, metano (di cui il 47% del potere energetico viene disperso nell’atmosfera), ma dipenderemo da altri paesi anche per l’uranio che, come metano e petrolio  non è inesauribile. L’Italia, il “paese del sole” sfrutta l’energia solare 40 volte meno dell’Austria.

Mercedes Bresso, (Presidente della Regione Piemonte), dice no al nucleare di terza generazione e punta sulla ricerca dando come prioritarie le energie rinnovabili.

Lungo il Po e la Dora c’è l’80% della radioattività di tutto il territorio nazionale, la tecnologia nucleare sfruttata per meno di trent’anni, ha lasciato dietro di sè scorie  che resteranno vive ed attive per migliaia di anni. Per poter vivere noi, senza risparmiare e senza cercare soluzioni alternative, le future generazioni dovranno confrontarsi con irreversibili situazioni di inquinamento ambientale.

Tranne Pier Luigi Bersani, nel 1999, nessuno ha più promosso studi realistici su potenziali siti di stoccaggio definitivo delle scorie, si sono così interrotti gli studi di comparazione e valutazione su alcune zone, quali la Maremma e l’alto Salento.

 

DEAMBROGIO dice che si sta giocando una partita importante su quale tipo di civiltà un paese vuole scegliere. Esistono dati storici, comprovanti la pericolosità del nucleare, in mano ai Verdi ma, sulle scelte energetiche, dobbiamo fare i conti  con opportunismo, trasformismo, ipocrisia, al di fuori dell’ ideologia politica.

Sono stati presentati tre ricorsi al T.A.R. per Trino,Saluggia, Bosco Marengo, ma c’è pessimismo sui movimenti antinuclearisti, perché non c’è più la cultura del 1987, oggi si parte in salita.

Ci sono ordini del giorno del 2006 e del 2009, per sollecitare la messa in sicurezza dei siti e la ricerca del deposito nazionale e per far si che le compensazioni vadano a favorire ambiente e salute. Si sollecitano piani territoriali per penalizzare quelle attività produttive con alti rischi ambientali, piani di emergenza nucleare d’intesa con i Prefetti. Ma poco o nulla si sta facendo. Si potrebbero promuovere indagini sull’intero ciclo di vita del nucleare, con ricercatori del Politecnico, per dimostrare che questo nucleare non sta in piedi, studi sugli effetti delle radiazioni ionizzanti. Le Regioni dovrebbero rivendicare il diritto a partecipare alle decisioni dello Stato.

 

COGNASSO propone di portare avanti gli studi epidemiologici, sulla scorta dei dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, come il Gruppo Senza Sede aveva tentato di fare, pubblicando un sunto della situazione epidemiologica della nostra zona, evidenziando gravi problemi di patologie tumorali e tiroidee.

 

Interviene CLAUDIO FECCHIO (Verdi di Vercelli), dicendo che l’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, (in un’intervista a La7), ha detto che nemmeno sotto tortura rivelerebbe i nomi dei luoghi scelti come dislocazione delle nuove centrali nucleari. Questa sembra l’ammissione più palese che i siti sono stati individuati, ma al momento al Governo fa comodo tenerli segreti.

Il vero problema è capire in Italia verso quali scelte vogliamo andare per le future generazioni, ed il nucleare lascerà una pesante eredità di scorie che emetteranno per secoli nel terreno e nell’atmosfera, sostanze letali.

Purtroppo gli interessi economici hanno il sopravvento in queste scelte energetiche; anni fa, a Vercelli, il Generale Jean, (a capo di So.gi.n.)  inviato da Berlusconi, ammise che il nucleare è la gallina dalle uova d’oro e che sulle bollette paghiamo gli ingegneri e tutta la tecnologia necessaria alla costruzione, al funzionamento ed allo smantellamento delle centrali nucleari. Disse anche che Berlusconi gli aveva riferito di aver avuto la garanzia da Putin che le nostre scorie sarebbero state portate in Russia.

A tutt’oggi ciò non si è verificato, il materiale radioattivo continua a fare viaggi per il riprocessamento, ma tornerà tutto in Italia e la nostra zona, in particolare Trino e Saluggia  lo ospiteranno in depositi che vengono definiti provvisori, ma che finiranno per diventare definitivi. Inoltre, contravvenendo alle disposizione europee che prevedono che le popolazioni residenti nelle vicinanze delle tratte di passaggio dei mezzi carichi di combustibile radioattivo, vengano informate del pericolo e tutelate, viene data scarsa informazione esponendo vaste aree abitate a grave pericolo.

 

Durante la serata vengono raccolti dati e firme tra i presenti, per proseguire sulla costituzione di un coordinamento composto da cittadini, che studieranno ed affronteranno la prospettiva del nucleare.

 

Chiunque sia contrario alla scelta nucleare e voglia aderire, può contattare questo sito e partecipare alle prossime iniziative.

  

IL NOSTRO COMMENTO

 

Innanzitutto un sentito GRAZIE ! a tutti gli intervenuti.

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Questa, ed altre serate organizzate in precedenza, non hanno mai voluto essere una sorta di convegno scientifico riservato agli addetti ai lavori, o ad esperti qualificati ed informati, ma solo serate di informazione e discussione rivolte a tutti.

Abbiamo il sospetto che quei “tutti” : (cittadini giovani, meno giovani ed anziani), forse credono che basti starsene rintanati, per esorcizzare gli eventi spiacevoli e con la speranza che comunque, se si verificheranno, tocchino sempre qualcun altro.

Se ci si può spostare un po’ più in la, si scansano i fastidi e si lascia che siano sempre gli altri a farsene carico.

L’inquinamento ambientale e soprattutto la radioattività non sono visibili, non sono grossi sassi, che piovono dal cielo solo in un punto X e basta evitare di passarci sotto.

L’inquinamento ambientale e la radioattività, entrano nel naso e nei polmoni e non basta avvolgere il naso nella sciarpa, entrano nella bocca e nello stomaco e non basta buttarci dentro di tutto per illudersi di star bene, entrano nei capelli e non basta lavarli spesso e mettere il cappuccio, entrano nella pelle e non basta spalmarla di creme, rivestirla di firme famose, di tatuaggi originali, ed appenderci pezzi di ferro.

Per questo è importante almeno impegnarsi a conoscere, per essere preparati, per sapere a cosa si andrà incontro, essere consapevoli che potremmo non trovare più lo spazio per spostarci un po’ più in là, e che le scelte di oggi sono fondamentali per tutti e non solo per tre o quattro esaltati che prevedono catastrofi planetarie.

E’ il caso di mettere un promemoria sul calendario per ricordarci che sul pianeta Terra ci abitano proprio “quei tutti” di cui sopra, senza eccezioni e senza sconti ?